«Flavio Briatore è l'unico imprenditore che si è reso disponibile con fatti concreti, a costo zero, soprattutto conosce il mercato mondiale».

I pastori-imprenditori di Bitti hanno 11 formaggi da fargli assaggiare, diversi per stagionatura e caglio utilizzato (vitello, agnello, capretto), tutti prodotti con il latte di pecora del centro Sardegna.

Briatore è tornato, accolto nelle sale dell'hotel Su Lithu, ma non da solo. Con clui Sebastiano Sardo, assaggiatore molto esperto di Eataly, uomo di fiducia di Oscar Farinetti.

Scatta così il piano B raccomandato dal manager nell'incontro del 26 ottobre nell'azienda di Dogolai: vendere il pecorino sardo slegandolo dalle sorti del romano e dal mercato americano che condiziona a cascata tutto, a partire dal prezzo del latte.

Scommessa forte perché si bypassano gli industriali caseari. «Mi hanno invitato, ma da loro non vado», dice mister Billionaire.

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