Anna Carla Contini ha cominciato a bere a 12 anni.

Vino, liquori, superalcolici. «Per me erano come una medicina, buttavo giù e dimenticavo il dolore».

Quarantotto anni, di Nuxis, un’infanzia terribile e una giovinezza d’inferno, festeggia questo mese tre anni di sobrietà.

«Sono rinata, devo dire grazie agli amici dell’associazione “Amici della vita” e alla mia tutor Simonetta».

Nell’intervista pubblicata oggi su L’Unione Sarda racconta il suo calvario di alcolista, gli anni vissuti in una casa di campagna senza porte né finestre, accanto a un uomo che la sfruttava e la trattava come un oggetto.

«Allevavo i maiali, li chiamavo per nome. Non mi vergogno a dirlo: in quegli anni, l’affetto più grande l’ho ricevuto da loro».
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