Quasi tutti ormai camminano a fatica o con l'ausilio di una carrozzina spinta dal familiare di turno. Per alimentarsi devono ricorrere ad altre mani. Ma loro, i cinque centenari di Villasor, sono ugualmente la rappresentazione reale della longevità, del vigore dei sardi in generale e del paese in particolare. Depositari dell'epoca dell'inizio del Novecento, scritta sulle privazioni e sul sacrificio del lavoro contadino o nelle miniere del Sulcis.

Quattro donne e un uomo, divisi da una forbice temporale di meno di quattro anni: Francesca (Ciccita) Erbì guida simbolicamente la pattuglia e guarda tutti dall'alto dei suoi quasi 104 anni, Pasqualina sPiroddi pegnerà 103 candeline il 25 dicembre; Maria Bonaria Sciola i 101 anni li festeggerà il 27 luglio scorso; Giulia Pistis ha inanellato 101 primavere, Severino Cossu è l'unico maschio tra i centenari di Villaso: 10 figli, ha giocato in serie D. E segue ancora oggi le partite in tv.

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