Si è conclusa con la richiesta di una condanna pesante, 5 anni e 6 mesi, la requisitoria del pm Giorgio Bocciarelli nel processo per omicidio colposo a carico di un giovane di Galtellì, Gian Giuseppe Burrai, che con la sua Bmw in una notte degli inizi di agosto del 2013 provocò un terribile incidente che causò la morte di tre persone.

Per l’accusa ci sono state delle palesi violazioni del codice della strada da parte dell’imputato: tra queste la velocità eccessiva e un tasso alcolemico superiore a quello consentito dalla legge.

Sempre nella tarda mattinata di oggi hanno discusso anche le parti civili e il difensore di Burrai, l’avvocato Billia Spanu.

Il processo è stato rinviato dal giudice Mariano Arca al 2 dicembre per le repliche delle parti e per la lettura della sentenza.

Tre anni fa la Bmw del giovane di Galtellì si era scontrata con una Golf condotta da un endocrinologo di 67 anni residente ad Alessandria, Bruno Gaia che morì dopo alcuni giorni all’ospedale. Gaia viaggiava insieme all’ infermiera, Ivana Ramella, e insieme a una coppia di amici: Luigi Ghisoni, 65 anni, milanese, - l’unico che riportò lievi ferite - e la moglie Marcella Turturro. Le due donne morirono invece subito dopo il terribile impatto.
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