Estorsione e minacce alla zia: reati prescritti per i fratelli Ruggiu di Suni
Il Tribunale di Oristano ha dichiarato prescritti i reati di estorsione, furto minacce di cui erano accusati i fratelli Gioacchino e Paolo Ruggiu e la loro madre Antonietta Santantonio di Suni.
Si è chiusa così una lunga vicenda giudiziaria (ben trenta udienze) che coinvolge due rami della famiglia Ruggiu.
Secondo l'accusa i fratelli Ruggiu avrebbero minacciato e cercato di estorcere del denaro alla zia Mariangela: le avrebbero chiesto 500 euro per pagare i lavori idraulici eseguiti nell'edificio in cui vivevano le due famiglie.
Ancora le avrebbero impedito di utilizzare un garage.
Il pm ha chiesto la condanna a 4 anni e 9 mesi e l'assoluzione per il furto di denaro.
I difensori Mario Lai, Rosaria Manconi e Michele Schirò hanno respinto le accuse, chiedendo l'assoluzione.
Alla fine il presidente del collegio, il giudice Francesco Mameli ha disposto di non doversi procedere perché i reati sono prescritti.