Appalti che fanno gola, decisioni che pesano, scelte amministrative assunte senza se e senza ma.

Quando ha sentito puzza di bruciato, Grazia Cattina ha sempre detto no. Questione di legalità.

È per questo che qualcuno ha preferito usare le bombe piuttosto che il dissenso per intimidirla, farle sapere che alcune sue decisioni da commissario della Asl di Lanusei non erano state gradite.

È questa la pista seguita dagli investigatori che indagano sul fallito attentato dinamitardo contro la casa di Ilbono dove vive il commissario dell'Azienda sanitaria.
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