Un chilo e mezzo di esplosivo da cava per far saltare in aria il cancello di casa del commissario della Asl di Lanusei, Grazia Cattina.

L'obiettivo era chiaro, il bersaglio anche.

La miccia che innescava la bomba però si è spenta e gli attentatori hanno fatto cilecca.

Erano entrati in azione all'imbrunire alla periferia di Ilbono.

Con spavalderia, in una zona trafficata, per nulla al riparo da eventuali occhi indiscreti.

Pochi dubbi sul movente.

Qualche decisione del commissario, 56 anni, carattere deciso e tanta voglia di mettere ordine nella navicella sanitaria ogliastrina, potrebbe non essere stata gradita.

E qualcuno ha deciso di rispondere col tritolo.

Il Presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e l'assessore della Sanità, Luigi Arru, hanno espresso la loro solidarietà e vicinanza al commissario della Asl di Lanusei.

"Siamo davanti all'ennesimo, inaccettabile tentativo di bloccare gli Amministratori pubblici e le azioni riformatrici", afferma con forza il Presidente.

Per l'assessore Arru, che questa mattina si è recato a Ilbono dalla dottoressa Cattina e dai suoi familiari, "non ci può essere alcuna giustificazione ad azioni così vili: il dissenso sulla gestione pubblica può e deve essere espresso con una sola modalità, quella democratica".

Solidarietà anche dal presidente del Consiglio Regionale Gianfranco Ganau.

"La regione sta portando avanti con coraggio una riforma sanitaria complessa e delicata- afferma Ganau - che richiede massima condivisione con i territori e i cittadini coinvolti. Un impegno – prosegue– che l’Assemblea sarda ha preso anche di recente con i sindaci della Sardegna e che porterà avanti sino in fondo per offrire un’assistenza sanitaria equa e di qualità. Il dissenso e la contrarietà ad una differente visione progettuale non può però in alcun modo giustificare un gesto simile che condanniamo con fermezza".

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