Nella conclusione della loro requisitoria al processo in corso a Roma sulla cosiddetta P3, i pm hanno chiesto 18 condanne, tra le quali quella di Flavio Carboni, l'uomo d'affari sassarese, (9 anni e 6 mesi), e del senatore Denis Verdini (4 anni).

L'accusa principale riguarda la creazione di una loggia in violazione di quanto previsto dalla legge Anselmi che prevede il divieto di società segrete.

Secondo i pm, la P3 mirava a condizionare il funzionamento degli organi costituzionali dello Stato, degli enti amministrativi e locali, e anche a procurarsi fondi grazie a imprenditori da reinvestire nel settore dell'energia rinnovabile, soprattutto l'eolico.

Richieste di condanna riguardano anche altri protagonisti di episodi

minori non legati all'associazione per delinquere.

Così un anno di reclusione è stato richiesto per l'ex governatore della Sardegna Ugo Cappellacci in relazione alla nomina del direttore dell'Arpas Ignazio Farris, per il quale è stata sollecitata analoga condanna.

Tra i coinvolti nel processo ci sono anche l'ex coordinatore toscano di Forza Italia Massimo Parisi (per lui chiesta la pena di 1 anno), il legale rappresentante della società Ste Srl Pierluigi Picerno (1 anno), il presidente di un consorzio Pinello Cossu (2 anni).

E ancora, l'imprenditore Alessandro Fornari (2 anni), l'imprenditore Fabio Porcellini (1 anno e 6 mesi), i prestanome Giuseppe Tomassetti (1 anno), Antonella Tau (3 anni) e Maria Laura Scanu Concas (1 anno).

Chiesta invece l'assoluzione per Marcello Garau, dirigente del Comune di Porto Torres (Sassari), mentre la posizione di Marcello Dell'Utri è stata stralciata.
© Riproduzione riservata