Condanna a un anno e 8 mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena, per il presidente della cooperativa Poggio dei Pini Giovanni Calvisi e per i dirigenti del Genio civile Sergio Virgilio Cocciu e Antonio Deplano.

Assoluzione invece per l'ex sindaco di Capoterra Giorgio Marongiu, il presidente della protezione civile Sergio Carrus, i dirigenti dell'Anas Bruno Brunelletti e Giorgio Carboni e del Genio civile Gian Battista Novella. Erano accusati a vario titolo di omicidio colposo, inondazione colposa, rifiuto d'atti d'ufficio.

Sono le richieste avanzate dai pubblici ministeri Daniele Caria e Guido Pani questa mattina al termine della requisitoria nel processo sulla tragica alluvione che nell'ottobre 2008 aveva provocato devastazioni e quattro morti a Capoterra. Differenti livelli di responsabilità, in alcuni casi non riscontrata, legati preliminarmente a un evento definito "straordinario" dagli inquirenti. Dunque imprevedibile per molteplici aspetti, tanto che alcuni drammatici avvenimenti non possono essere imputati alle persone chiamate in causa. Come la morte di Annarita Lepori (travolta dalla piena mentre si trovava sulla statale 195) e Speranza Sollai (affogata nel seminterrato della sua abitazione a Rio San Girolamo).

La cooperativa aveva però il dovere di controllare la sicurezza della diga e di avvertire immediatamente degli eventuali rischi e pericoli. Invece per i PM mancavano sirene e controlli, che avrebbero evitato le morti di Antonello Porcu e Licia Zucca (investiti dal fiume nella strada che collegava le zone di Pauliara e Sa Birdiera).

Secondo i pm nessuno aveva vietato il transito nelle strade a rischio né avvertito i cittadini nonostante l'allarme meteo del 21 ottobre, tra l'altro non subito comunicato alla Forestale; non c'era un piano di emergenza nonostante le alluvioni del 2005 e del '99; non era stato controllato il Lago Grande; la strada distrutta nove anni prima era stata ricostruita dov'era in difformità dal Puc e così da impedire il regolare deflusso dell'acqua del rio San Girolamo.

Prossima udienza il 28 novembre con i difensori
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