Quattordici persone sono finite in manette con l'accusa di pesca di frodo con esplosivi in zona protetta.

Il blitz - nome in codice Poseydon - è stato condotto questa mattina dalla Guardia di Finanza, in collaborazione con la Capitaneria di porto di Taranto.

Secondo quanto accertato dall'inchiesta, gli arrestati recuperavano vecchi residuati bellici per trasformarli in ordigni da far esplodere nel Mar Jonio e fare incetta di pesci.

Le deflagrazioni, precisano gli inquirenti, hanno nel corso dei mesi causato ingenti danni all'ambiente marino.

Nel corso dell'operazione, sono stati sequestrati due chili di esplosivi (cordite, tritolo e nitrato di ammonio) e 170 chili di pesce pescato illegalmente.
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