C'era un biglietto sulla porta di casa di A.T., l'82enne che ieri a Roma ha ucciso a colpi di pistola i suoi vicini di casa e poi si è suicidato: "Per le forze dell'ordine: in caso di morte contattare il notaio".

L'anziano, secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, litigava spesso sia con i condomini del palazzo in cui viveva, in via Raffaele Stasi, sia in quello dove abitava prima, in via Gradoli, e si era fatto installare un videocitofono privato.

Aveva un figlio, con il quale da diverso tempo non aveva rapporti, e un anno fa aveva consegnato al notaio il suo testamento e la chiave del piccolissimo appartamento in cui viveva.

Probabilmente ieri ha litigato con i suoi due vicini, Tiziano Lampugnani e Perla Montori, e per questo li ha uccisi, suicidandosi poi con la stessa arma.
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