Sono più di 30 i civili uccisi a colpi d'arma da fuoco nel distretto afghano di Chaghcharan, nella provincia di Ghor.

Le autorità accusano lo Stato islamico, ritenuto responsabile della strage: se così fosse, sarebbe la prima volta che si parla di combattenti jihadisti in quella zona; altre fonti però puntano il dito contro i talebani.

Tra queste seconde, c'è anche Hassan Hakimi, responsabile delle organizzazioni della società civile nella provincia, secondo il quale si sarebbero registrati scontri tra le forze di sicurezza e i talebani durante un blitz per la liberazione di alcuni ostaggi e, nel corso dell'attacco, sarebbe rimasto ucciso il figlio di un comandante talebano locale.

La strage di Ghor sarebbe quindi una ritorsione.
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