Lascia il suo incarico Patrizia Aproni, nuorese, presidente della Fondazione Torino Musei, e lo fa in polemica col sindaco Chiara Appendino.

Mancavano poche ore all'incontro tra le due autorità, ma a sorpresa Asproni annuncia: "Non ci vado, non ce n'è bisogno, tolgo il disturbo", e lamenta una "mancanza di rispetto, delle competenze e del lavoro svolto".

Gli screzi si sono fatti più forti la settimana scorsa quando Appendino, nel corso di un Consiglio comunale che trattava anche della mancata realizzazione a Torino nel 2017 della mostra di Manet, aveva fatto sapere che non c'erano più le condizioni per lavorare con Asproni.

"Non è lei che mi caccia, non potrebbe neppure farlo. Sono io che mi dimetto", ha detto la ex presidente in un'intervista.

"Nonostante le mie incessanti richieste - ha aggiunto - non ho mai avuto un contatto diretto con la sindaca. Il problema è politico. Il giorno della sua elezione le mandai un messaggio di felicitazioni con la richiesta di un incontro. Un altro il 19 luglio. Poi un altro, e un altro ancora. Nessuna risposta. Invitiamo Appendino alla presentazione del bilancio semestrale. La sindaca sarà presente, ci dicono. Ottimo. Chiamano per dire che ha un impegno. Spostiamo la data per permetterle di esserci. Alla fine ci fa sapere che non viene ma ci sarà Francesca Leon, assessore alla Cultura. Non si presenta neppure lei. Sconcertante".

L'incarico di Asproni è stato assunto, ad interim, da Antonella Parigi, assessore regionale alla Culturale e vice presidente della Fondazione.

E intanto il sindaco Chiara Appendino ha voluto raccontare la sua versione attraverso Facebook: "Visto che siamo sul tema e che a più riprese si è sentita la frase'La sindaca non ha mai voluto incontrarmi' iniziamo a chiarire questo punto...".

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