Potrebbe arrivare oggi ad Arezzo la sentenza della Corte d'assise nei confronti di padre Graziano, il frate congolese a processo con l'accusa di aver ucciso Guerrina Piscaglia, la casalinga scomparsa da Ca' Raffaello il primo maggio 2014 e per la quale oggi sarebbe il 52esimo compleanno.

L'udienza comincerà con le repliche del pubblico ministero (che ha chiesto la condanna a 27 anni), degli avvocati di parte civile e dei difensori del sacerdote, secondo questi ultimi la donna si è allontanata volontariamente da casa, poi la camera di consiglio e infine il verdetto.

Tra i punti più discussi, il messaggio partito dal cellulare di Guerrina e arrivato a un prete nigeriano che conosceva padre Graziano: "Sono fuggita con il mio amorozo marochino, non ne potevo più di Mirco (il marito, ndr), tornerò a prendere Lorenzo (suo figlio, ndr)"; inoltre la questione dei tabulati telefonici, i quali mostrano come il cellulare della casalinga si riaccenda in prossimità di quello di padre Graziano e, ancora, la figura di zio Francesco, l'uomo mai individuato che secondo il frate ha delle responsabilità nella scomparsa.

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