Vertice a Londra tra la Gran Bretagna e gli altri Paesi del Regno Unito, per discutere della Brexit.

L'attenzione è concentrata in particolare sul faccia a faccia tra la premier di Londra, Theresa May, e la leader scozzese Nicola Sturgeon, che nei giorni scorsi ha paventato la possibilità di un nuovo referendum per l'indipendenza pur di restare nell'Unione europea.

Prima dell'incontro, May - che ha ricevuto a Downing Street anche il first minister gallese Carwyn Jones e la leader nordirlandese Arlene Foster, anch'essi scettici sui benefici della Brexit - ha fatto sapere attraverso il suo staff di essere pronta ad ascoltare le preoccupazioni delle nazioni sorelle e di essere pronta a coinvolgerle direttamente nell'iter che porterà all'uscita dall'Ue; precisando però che l'esecutivo inglese non è disposto a fare concessioni o deroghe all'esito del voto del referendum di giugno.

Resta da vedere, dunque, se la Scozia vorrà proseguire con la linea dell'allontamento.

Una preoccupazione in più per la May, che arriva all'indomani dell'annuncio, da parte di alcune tra le maggiori banche, di un imminente addio alla Gran Bretagna, proprio a causa della Brexit, che potrebbe essere perfezionato a partire dai primi mesi del 2017.

BREXIT, BANCHE IN FUGA DAL REGNO UNITO - VIDEO:

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