Ad Aleppo, in Siria, il regime di Damasco ha aperto un corridoio per permettere a civili e a ribelli di lasciare i quartieri orientali della città, sotto il controllo dell'opposizione.

Dalla Via del Castello di Aleppo, i bulldozer hanno aperto la strada, mentre bus e ambulanze sono pronti all'evacuazione, nonostante molti residenti della zona hanno affermato che non lasceranno i quartieri orientali fino a quando non otterranno garanzie che non verranno arrestati dalle forze del governo di Assad.

I ribelli hanno invece rifiutato la proposta formulata dalla Russia e dal regime siriano di lasciare i quartieri della parte est per essere trasferiti in altre aree periferiche controllate dall'opposizione.

Mentre il rappresentante permanente della Siria presso l'Onu, Bashar al-Jaafari, ha accusato i ''terroristi'' di impedire ai civili di lasciare Aleppo.

CORRIDOIO ATTACCATO - Ieri alcune organizzazioni terroristiche hanno attaccato uno dei corridoi umanitari aperti dall'esercito siriano e da quello russo per consentire l'uscita di civili dai quartieri est controllati dai ribelli e assediati dalle truppe governative.

RAID A IDLIB - Almeno dodici persone sono morte sotto i bombardamenti dell'aviazione russa e siriana nelle ultime ore nella provincia di Idlib, nel nord-ovest del Paese.

Lo ha comunicato l'Osservatorio siriano per i diritti umani.

E 7 persone, tre donne e quattro bambini, sono state uccise questa mattina nei raid effettuati sulla città di Yisr al-Shugur.

Altre 5, componenti di una stessa famiglia, sono morte in attacchi simili condotti a Marshmarin, nella stessa provincia.

Idlib è quasi interamente controllata dal Fronte della conquista del Levante, ex ramo di al-Qaeda e dei suoi alleati in Siria.
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