La beffa dei cartelli turistici che in realtà non indicano nulla nelle campagne del terralbese.

Frecce anonime per chi ci si imbatte, senza nessuna scritta.

Il progetto è dei Comuni di Uras, Arcidano, Marrubiu, Terralba ed Arborea per far conoscere i tesori dei cinque paesi grazie a sentieri: nuraghi, chiese, ambiente, tradizioni.

Le frecce bianche, con niente scritto sopra, sono state sistemate da mesi.

La denuncia è di un ciclista di Marrrubiu, Giorgio Spiga: "Nei miei giri in bici in Italia e Europa non ho mai visto tanta inutilità a servizio dei turisti in bici.

Dopo che sono stati infissi i pali ed applicate le frecce, ho aspettato per mesi le scritte. Nulla, sono dispiaciuto. Forse sono finiti i soldi". Una sua ipotesi. In realtà ci sono i fondi per completare il progetto. "Con le economie restanti verificheremo la possibilità di aggiungere le indicazioni", ha riferito Manuela Pintus, presidente dell'Unione del terralbese, ente che ha coordinato le iniziative dei Comuni.

La sezione del Club Alpino Italiano di Nuoro deve verificare lo stato dei luoghi e autorizzare le didascalie sulle frecce.

Operazione con un costo. I soldi ci sarebbero. Poi si dovrà fare i conti coi tempi della burocrazia. Le frecce potrebbero rimanere bianche ancora per mesi. "Troviamo una soluzione provvisoria subito", ha suggerito il primo cittadino di Marrubiu, "basterebbero adesivi con indicazioni sul progetto e una spesa limitata".
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