Oltre 250 passeggeri sono rimasti a terra per la cancellazione dei voli Ryanair Pisa-Cagliari e Cagliari-Pisa che sarebbero dovuti partire rispettivamente alle 6 e alle 8.10.

A causare lo stop - questa la spiegazione data ai passeggeri - lo sciopero nazionale di 24 ore dei sindacati di base, che iniziava dalla mezzanotte, a cui hanno aderito i dipendenti della società che garantisce il trasporto in bus dalla zona imbarchi all'aereo.

Centinaia di persone sono così rimaste bloccate dopo aver effettuato il check-in. Inutili le proteste. Qualcuno ha anche chiamato la polizia perché in teoria lo sciopero non avrebbe dovuto riguardare i voli per le isole.

"Nel comunicato dell'Enac - spiega l'ingegnere Gabriele Asaro, che era tra i passeggeri del volo Pisa-Cagliari -, era specificato al punto B che i voli per le isole erano protetti. Risulta infatti che dopo di noi sia partito l'aereo per la Sicilia. E nessuno ci ha saputo spiegare perché risulta protetto quello di stasera per Cagliari, mentre quello del mattino è stato cancellato".

E prosegue: "Io dovevo essere a Cagliari per motivi di giustizia e ora mi tocca andare a Livorno e partire in nave. Ma ci sono situazioni anche peggiori: un passeggero era ricoverato all'oncologico di Siena e doveva essere trasferito all'oncologico di Cagliari. Questa continuità territoriale ha un assetto criminale che penalizza tutti i sardi che viaggiano dalla Toscana per lavoro o altre ragioni".

Bloccata a Pisa anche Silvia Frediani: "Ci hanno fermato oltre le porte del check-in all'ultimo momento, prima ci hanno detto che c'erano problemi, poi che non si partiva più. Il prossimo volo utile per la Sardegna è lunedì, giorno in cui sarei dovuta rientrare. E mi sarà rimborsata solo l'andata".
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