Raid turchi sulla città di Aleppo, in Siria, hanno causato la morte di oltre 200 combattenti curdi.

La notizia arriva direttamente dalle forze armate di Ankara che hanno annunciato di aver distrutto una ventina di postazioni della milizia curdo-siriana Ypg nel nord della città, attaccata nella notte da aerei turchi.

Si tratta dell'assalto maggiore di Ankara contro le Unità di difesa del popolo (Ypg) considerate dagli Stati Uniti come le forze di terra più efficaci contro lo Stato Islamico.

ATTACCATO CORRIDOIO UMANITARIO - Nel frattempo alcune organizzazioni terroristiche hanno attaccato uno dei corridoi umanitari aperti dall'esercito siriano e da quello russo per consentire l'uscita di civili dai quartieri est di Aleppo, controllati dai ribelli e assediati dalle truppe governative.

Lo ha reso noto l'agenzia di stampa siriana Sana, spiegando che gli aggressori hanno colpito il passaggio di Bustan al Qasr con razzi, armi automatiche e cecchini.

MERKEL E HOLLANDE CONTRO PUTIN - La cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese François Hollande hanno avvertito il presidente russo Vladimir Putin che i bombardamenti sulla città siriana di Aleppo possono costituire un crimine di guerra e un martirio per la popolazione. "Abbiamo avuto un colloquio molto franco e duro con Putin", ha affermato Merkel, che ha definito i raid russi e siriani su Aleppo "inumani".

RUSSIA, REAGIREMO A SANZIONI - Ieri la Russia, attraverso le parole del viceministro degli Esteri del Cremlino, Sergei Ryabkov, ha detto di essere pronta a rispondere con la forza: "Siamo in grado di prendere forti e drastiche contromisure se gli Stati Uniti decidessero di introdurre provvedimenti più severi nei confronti del nostro Paese", ha detto.

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