Vogliono il Reparto mobile della polizia, a Monastir, nella sede dell'ex Scuola della polizia penitenziaria.

Non un Centro d'accoglienza per i migranti, come invece sarebbe stato deciso dalla Prefettura di Cagliari, che da una ventina di giorni ha preso possesso dell'insieme di caseggiati lungo la Carlo Felice.

Questa mattina sabato 8 ottobre i monastiresi faranno un presidio di fronte all'ex Scuola, destinata - a quanto sembra - a ospitare 150 migranti.

Sono quelli che la Prefettura non sa più dove sistemare, sbarco dopo sbarco nel porto cagliaritano: anche il secondo bando per trovare alloggi non ha offerto i posti-letto che sarebbero necessari.

La sindaca Luisa Murru è in prima fila nella protesta organizzata dal Comitato contro il centro d'accoglienza.

"Non c'entra il razzismo", premette subito, "il problema è che questa accoglienza forzata è priva di qualsivoglia progetto e si tradurrà in persone buttate per strada per tutto il giorno senza nulla da fare. Questo sì, è razzismo".

Venerdì sera l'assemblea popolare in preparazione del presidio all'ex Scuola di polizia penitenziaria è stata molto seguita.
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