Cento anni portati bene e festeggiato in famiglia con i familiari e tanti amici.

C’erano anche il sindaco Matteo Aledda che ha consegnato al nuovo centenario una targa ricordo e gli auguri, graditissimi, di tutta i concittadini.

C’erano anche il presidente del Consiglio comunale Giulio Lobina e tanti amici di famiglia che hanno festeggiato a lungo l’arzillo nonnino Antonio Cannas.

Al suo fianco, la moglie Lucia Pintus, vent’anni più giovane. Per Antonio Cannas, classe 1916, non poteva esserci festa più bella dopo una vita trascorsa fra lavoro, sacrifici, il culto della famiglia e senza neppure gli agi della vita moderna.

Tantissimi gli invitati alla grande festa durante la quale il nonnino non si è fatto mancare neppure una delle sue canzoni preferite, “O bella ciao”, cantata assieme agli stessi invitati. Antonio Cannas conserva ancora un buon appetito, rinvanga senza difficoltà tra le pieghe del passato, ma invita anche i giovani ad "avere più coraggio, a credere nel futuro".

Una vita sobria e semplice, la sua, trascorsa a dipingere case e a decorare, con "is pintas", le palazzine del centro storico di Sinnai.

Si è commosso quando il sindaco gli ha consegnato la targa, ha ringraziato tutti i presenti, ha parlato di Sinnai, come paese ideale per raggiungere e superare i cent’anni di vita, grazie alla buona cucina, alla salubrità del territorio, ai buoni rapporti fra le famiglie. "E questo - ha detto - il "segreto della longevità", che da sempre caratterizza Sinnai sempre più paese di arzilli centenari.
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