I big della Terra dicono addio a Shimon Peres, l'ultimo dei padri fondatori dello Stato d'Israele e premio Nobel per la Pace morto mercoledì a 93 anni.

Ieri migliaia di persone gli hanno reso omaggio, attendendo in una lunga coda per salutare il feretro dell'ex presidente israeliano nel piazzale del Parlamento di Gerusalemme; oggi sul Monte Herzl si sono svolti i funerali solenni, a cui hanno preso parte leader politici e dignitari da tutto il mondo, dal presidente americano Barack Obama al segretario generale Onu Ban Ki-moon, al premier Matteo Renzi.

E anche il presidente palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen), che ha chiesto e ottenuto l'autorizzazione per una visita eccezionale nella città simbolo del conflitto arabo-israeliano.

Ma all'estremo saluto non sono voluti mancare il presidente francese François Hollande, il principe Carlo d'Inghilterra, l'ex presidente Usa Bill Clinton, l'alta rappresentante per la Politica estera dell'Unione europea Federica Mogherini, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il premier canadese Justin Trudeau.

STRETTA DI MANO NETANYAHU- ABBAS - Il presidente palestinese Mahmoud Abbas e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si sono stretti la mano durante la cerimonia di questa mattina. Netanyahu ha detto: "Lo apprezzo molto per la nostra gente e per noi". E poi: "Shimon Peres era sicuro che alla fine la luce sarebbe riuscita a vincere le tenebre, era un uomo dalla grande statura, ti voglio bene, tutti noi ti amiamo".

L'ADDIO DI OBAMA - Il numero uno di Washington, Barack Obama, ha preso la parola e ha voluto salutare l'ex presidente di Israele come "un uomo saggio, che non ha mai perso la speranza. Come americano e come cristiano, come una persona con origini africane nata nelle Hawaii è per me un grande onore essergli stato amico".

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