Si aggrava la posizione di Paola Muraro, assessore all'Ambiente della giunta grillina di Roma.

Secondo quanto trapelato oggi, la fedelissima del sindaco Virginia Raggi sarebbe indagata non solo per reati ambientali, ma anche per abuso d'ufficio.

Le ipotesi di reato riguardano anche in questo caso la sua pregressa attività di consulente per l'Ama, l'azienda che gestisce la raccolta dell'immondizia nella Capitale.

In particolare, Muraro sarebbe stata incaricata dal direttore generale di Ama Giovanni Fiscon - anch'egli finito sotto inchiesta e già imputato al processo Mafia Capitale - di occuparsi del controllo dei rifiuti in uscita da alcuni impianti di smaltimento.

Un compito che però Muraro non avrebbe avuto titolo di assolvere in qualità di semplice consulente.

Il perché Fiscon l'avesse chiamata a svolgere di fatto un incarico spettante a un funzionario sarebbe appunto oggetto d'indagine da parte della Procura locale.

Al vaglio degli inquirenti, anche una trentina di telefonate tra l'assessore e il dirigente.

La nuova tegola ha suscitato immediate reazioni.

"Muraro è andata a braccetto per anni con i boss di Mafia Capitale Panzironi e Fiscon, però è tutto bello, bellissimo", ha twittato la vicecapogruppo alla Camera del Pd, Alessia Morani.

Dal canto proprio, l'assessore minimizza: "Il problema di Roma non sono io". "Sono tranquilla - ha aggiunto - e vado avanti. Ho fiducia nei magistrati".
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