Tre anni, un mese e dieci giorni di carcere.

È la pena chiesta dai pm di Roma per Ignazio Marino.

L'ex sindaco della Capitale è imputato con l'accusa di peculato e falso, nell'ambito di un'inchiesta che riguarda le cene che, nel corso del mandato, avrebbe pagato con la carta di credito del Campidoglio.

Spese considerate non istituzionali.

E nei suoi confronti il Comune di Roma, nell'ambito del processo, chiede a Marino 600mila euro di danni (100mila per danno funzionale, 500mila per danno d'immagine).

La richiesta riguarda anche la contestazione di truffa all'Inps, riguardante la onlus Imagine, di cui Marino è stato presidente.
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