Non ha fatto in tempo a stemperare gli animi attorno alla nomina dell'assessore al Bilancio dopo il no di Salvatore Tutino, magistrato della Corte dei Conti - una delega che al momento ha avocato a sé - che Virginia Raggi è alle prese con un'altra tegola caduta sulla sua giunta.

Secondo indiscrezioni di stampa, il ragioniere generale Stefano Fermante avrebbe rimesso il mandato e avrebbe presentato anche una relazione dettagliata sullo stato dei lavori in Campidoglio e sui conti del Comune: "Sono isolato, c'è troppa confusione e non c'è un indirizzo politico", avrebbe scritto, anche se dal Comune arriva la smentita: le dimissioni ufficialmente "non risultano".

"Nella situazione in cui versa il Campidoglio i rischi sono troppo alti: i conti sono peggiorati, io sto in prima linea, esposto a critiche spesso feroci, senza che nessuno mi dica cosa fare. Una responsabilità enorme, che non posso sopportare da solo", sarebbero state le parole di Fermante.

La Raggi, intanto, annunciando i nomi di due nuovi assessori in settimana, chiude anche alla questione delle quote rosa in Comune, bollandole come "discriminatorie e offensive" per le donne.

Il capogruppo del Movimento 5 Stelle a Roma, Paolo Ferrara, però, pare sorpreso dalla notizia, dicendo di averla appresa dai giornali. "Verificherò quello che è successo, ha aggiunto.

ROMA2024, CONSIGLIO STRAORDINARIO - Oggi in Campidoglio è anche il giorno del voto alla mozione che formalizzerà il "no" del M5S alle Olimpiadi.

E al Consiglio straordinario è stata subito bagarre, anche a causa dell'ordine del giorno che impediva gli interventi esterni, compreso quello della coordinatrice del comitato promotore dei Giochi Diana Bianchedi.

Quest'ultima ha così indetto una conferenza stampa per spiegare ai molti cronisti che l'hanno seguita abbandonando l'aula che sperava di dare "informazioni corrette per questa candidatura perché ne abbiamo sentite di tutti i colori", ha detto. "Avrei voluto far conoscere il dossier a persone che non l'hanno letto".

Un blitz che ha suscitato non pochi malumori tra gli esponenti pentastellati ("Quanto accaduto oggi è inaccettabile, l'unico interesse era fare uno show", ha detto Paolo Ferrara del M5S) e non sono mancate le "scintille" con alcuni rappresentanti del Coni presenti.

Poco dopo l'uscita di Bianchedi, è arrivata in aula la sindaca Virginia Raggi.

GIACHETTI (PD) PROTESTA - Nel corso del suo intervento in aula, Roberto Giachetti (Pd) ha attaccato la giunta M5S e ha difeso i rappresentanti del Coni e dello sport italiano che - ha detto - "sono stati umiliati per la seconda volta da questa amministrazione. La prima volta sono stati fatti aspettare fuori dalla porta del sindaco mentre lei era a pranzo. Oggi non sarebbe cambiato niente se aveste dato loro la dignità di spiegare, ma non avete avuto neanche il garbo e la cortesia, l'educazione di consentire ciò".
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