"Oggi è una giornata storica per l'Afghanistan", ha detto in un discorso alla Nazione il presidente afghano, Ashraf Ghani, dopo la firma dell'accordo di pace raggiunto con il leader di Hizb-i Islami, Gulbuddin Hekmatyar, uno dei più noti "signori della guerra" del Paese.

Soprannominato il "macellaio di Kabul" e accusato di infinite atrocità, l'accordo gli garantisce l'immunità in cambio del riconoscimento della Costituzione afghana e l'impegno ad abbandonare la lotta armata. Inoltre, Hekmatyar potrà rientrare a Kabul da uomo libero, e partecipare alle prossime elezioni politiche.

Il documento era già stato siglato giorni fa da emissari delle due parti, ma la firma di oggi lo rende esecutivo.

La cerimonia delle firme è andata in scena nel palazzo della presidenza a Kabul. Hekmatyar non era presente, ma è apparso in un collegamento video; si troverebbe attualmente all'interno dei confini afghani, anche se molti ritengono che viva nel vicino Pakistan.

Ghani ha sottolineato che "il nostro lavoro è mettere fine alla guerra e salvare il Paese dagli Stati stranieri. La pace ha il suo prezzo e non è stata raggiunta facilmente".

E ha auspicato che anche i Talebani possano firmare un accordo di pace analogo a quello raggiunto dal governo con Hizb-i Islami.
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