La Camera bassa del Parlamento svizzero ha approvato la proposta di legge che vieta di indossare il burqa, facendo eco alle mosse della vicina Francia e agli altri Paesi europei che hanno inteso rafforzare i propri controlli sulla scia degli attacchi dei militanti islamici.

Prima di diventare legge, tuttavia, il testo ha ancora bisogno di superare dei passaggi, cioè il voto della Camera alta e la ratifica del governo.

La proposta è stata presentata dal politico della destra anti-immigrati del Parito popolare svizzero, Walter Wobmann, protagonista nel 2009 della campagna di successo per bandire i nuovi minareti. Wobmann ha detto che il divieto del velo serve per preservare la cultura svizzera e frenare l'Islam radicale.

Il politico ha anche spinto per un referendum sulla questione.

Il partito di Wobamann, in maggioranza nel Parlamento insieme all'Udc svizzero dopo le elezioni del 2015, ha approvato la misura con l'aiuto dei parlamentari del centrodestra.

Ma alla Camera alta il testo potrebbe incontrare maggiori difficoltà a essere approvato dal momento che i partiti contrari al divieto, fra cui i socialdemocratici, hanno una presenza più forte. Circa il 5% dei residenti svizzeri sono musulmani e pochissimi indossano il niqab sul viso o il burqa integrale.
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