Pioggia di condanne per il crac della Sept Italia, l'azienda di vernici industriali di proprietà del sindaco di Carloforte, Marco Simeone, fallita nel 2010 con un buco di 15 milioni di euro.

Il Collegio della seconda sezione penale del Tribunale di Cagliari ha condannato a nove anni di reclusione per bancarotta fraudolenta il sindaco di Carloforte Marco Simeone. Il primo cittadino è stato inoltre interdetto in perpetuo dai pubblici uffici. "Non mi dimetto. Aspetterò il terzo grado di giudizio con serenità, non ritengo di essere colpevole", ha detto Simeone all'uscita dall'aula.

Sono stati condannati a due anni e mezzo anche l'ex presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci e l'avvocato Dionigi Scano, entrambi ex consiglieri Sept. Erano finiti sotto accusa perché a fine 2001 avevano avvallato l'acquisto di una società dello stesso Simeone.

Dure condanne anche per gli altri imputati. Quattro anni sono stati inflitti a Luigi e Maria Simeone; due anni a Stefano Fercia. Ancora: Elisabetta Morello, Oscar Gibillini, Antonello Melis e Riccardo Pissard sono stati condannati a un anno. Sono stati invece assolti Carlo Damele, Marco Isola e Marcello Angius.

Marco Simeone è stato anche inabilitato all'esercizio di imprese commerciali per dieci anni, incapace a esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa per la stessa durata e interdetto in perpetuo dai pubblici uffici. I giudici cagliaritani hanno inflitto a Simeone una pena superiore di un anno rispetto a quella richiesta dal pm Giangiacomo Pilia, titolare dell'inchiesta.

Le richieste dei pm per i 13 imputati

Le arringhe dei difensori di Simeone

Le arringhe dei difensori di Cappellacci e Scano
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