Non si fermano i raid aerei sulla città di Aleppo; almeno 17 persone sono morte oggi nei bombardamenti governativi sulla parte orientale della città, controllata dai ribelli.

Colpiti dalle bombe anche due ospedali.

E sulla questione siriana è intervenuto anche Papa Francesco, che al termine dell'udienza generale del mercoledì in Vaticano, in un appello per "l'amata e martoriata Siria", ha ammonito i responsabili dei raid che - ha detto - "dovranno rendere conto a Dio" per le loro azioni.

"Continuano a giungermi notizie drammatiche sulla sorte delle popolazioni di Aleppo, alle quali mi sento unito nella sofferenza, attraverso la preghiera e la vicinanza spirituale", ha detto.

IL MINISTRO GENTILONI - Di Siria ha parlato anche il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni: "II bombardamento di un convoglio umanitario delle Nazioni Unite, la denuncia unilaterale da parte del regime di Damasco della tregua e la barbara offensiva militare in corso sulla parte orientale di Aleppo sembrano aver soffocato ogni speranza. Noi però - ha aggiunto - non possiamo arrenderci alla guerra".

Poi ha rivolto un deciso appello a Mosca per fermare Assad, minacciando una "rottura drammatica" a livello internazionale: "Io ancora mi auguro che prevalga il buonsenso da parte russa". Se la Russia non collaborerà - ha minacciato - "tornerà a essere isolata".
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