Mani strette intorno al collo, calci, schiaffi, lancio di quaderni: è il "trattamento" che un maestro di una scuola elementare bolognese, G.V., 65 anni, riservava ai suoi piccoli alunni e che lo hanno portato al rinvio a giudizio per il quale comparirà in aula il 5 aprile prossimo.

I fatti si riferiscono all'anno scolastico 2014-2015: cinque i bimbi vittime dei maltrattamenti, di età compresa tra i sette e gli otto anni.

"Il maestro sottoponeva gli alunni - ha scritto il pm, come riporta la stampa locale - ad abusi psicologici, spesso offendendoli con espressioni quali 'str...', 'deficiente', 'maiale', 'figlio di p...'. Si rendeva altresì autore di una serie di abusi di tipo fisico, talvolta colpendoli, in particolare afferrandoli e stringendo loro il collo, afferrandoli dietro il collo e trascinandoli di peso alla lavagna, tirando loro i capelli, a volte schiaffeggiandoli e lanciando verso di loro dei quaderni".

I piccoli hanno raccontato tutto a una maestra ed è così emerso l'orrore che quotidianamente vivevano.

L'insegnante, attraverso il suo legale, respinge ogni addebito e sostiene che le violenze non siano mai avvenute ma siano state inventate dagli scolari dopo che lui stesso aveva tenuto una lezione sui diritti dei bambini.
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