Indicatori tutti negativi, occupazione in picchiata e meno 170 milioni di euro all'anno tra stipendi distribuiti dalle fabbriche e acquisti dai fornitori.

Per il Sulcis è un bollettino di guerra quello che emerge dalla relazione della Regione per le aree di crisi complesse.

Da quando è iniziata la crisi della grande industria, nel 2009, il sistema-Sulcis ha perso 560 milioni di fatturato, l'export è crollato del 68 per cento, il polo industriale ha perso 3500 posti di lavoro, il traffico commerciale del porto è ridotto all'osso, passando da 6 milioni di tonnellate movimentate prima della crisi all'attuale milione e 200 mila.

Numeri impietosi, mentre gli ammortizzatori sociali sono scaduti o stanno per scadere, la disoccupazione è alle stelle, i depositi bancari sono nettamente inferiori alla media regionale.
© Riproduzione riservata