La decisione del giudice è del luglio scorso: i 13 operai licenziati dalla Polar devono essere reintegrati.

Due mesi dopo, però, nulla è accaduto o quasi. Almeno a sentire il consigliere regionale Luca Pizzuto che prova a tenere alta l'attenzione sulla vertenza della fabbrica di estrazione e lavorazione di bentonite con sede a Piscinas.

"Siamo indotti a pensare che tale adempimento obbligatorio non sia nei piani dell'azienda, che vorrebbe anzi barattare il diritto al lavoro e alla dignità con una esigua quanto impropria offerta economica risarcitoria" si legge nella nota diffusa dal segretario regionale di Sel.

Pizzuto si rivolge poi direttamente alle istituzioni affinché sollecitino la Polar a mettere in pratica quanto stabilito dal tribunale.

"È necessario, e questo lo chiediamo con forza, che l'assessorato all'Industria faccia tutti i rilievi e approfondimenti del caso, richiamando eventualmente l'azienda a rispondere dei comportamenti non rispondenti ai vincoli della concessione mineraria e ai dettami della legge regionale.

Presenteremo nei prossimi giorni una interpellanza da discutere in Consiglio regionale e chiederemo, inoltre, che sia interessata la Presidenza della Giunta per l'acquisizione delle informazioni e la presa in carico di una vertenza, quella di questi lavoratori sulcitani, che pur nei numeri ridotti rispetto ad altre vertenze sarde, rileva sia per il diritto di ogni lavoratori a essere tutelato e sia per la strategicità attuale e futura della concessione mineraria della bentonite sulcitana".
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