Tre giovani sono stati sorpresi dai carabinieri di Padria mentre eseguivano scavi clandestini nei pressi di due cisterne di epoca romana dell’area archeologica “San Pietro”, alla periferia del centro abitato.

I tombaroli hanno praticato due cunicoli uno dei quali, profondo un paio di metri, aveva raggiunto il muro delle antiche cisterne, che tra l’altro è stato danneggiato.

Le successive perquisizioni hanno consentito di rinvenire e sequestrare 214 reperti (frammenti di terracotta, pietra e metallo di varie forme e dimensioni) che saranno ora esaminate e valutate da un esperto.
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