In arrivo nuovi rimborsi ai cittadini che hanno versato nelle casse comunali soldi non dovuti.

Dopo le multe per le violazioni al Codice della strada, è la volta dei tributi: il Comune si accinge a rimborsare Imu e Tasi.

Non si tratta di cifre elevate: il totale è di 2314 euro e 75 centesimi, di cui 1768,75 relativi alla Tasi e 546 euro all'Imu.

Che si sia trattato di un errore degli uffici o di una sbadataggine da parte degli stessi contribuenti nel calcolo delle somme o nella compilazione dei moduli di pagamento, poco cambia: l'Ente locale dovrà rimborsare quanto incassato indebitamente e le relative determine dirigenziali sono già pubblicate nell'albo pretorio.

L'iter per il rimborso è iniziato quando i cittadini hanno fatto istanza, presentando le richieste all'ufficio Protocollo.

Gli uffici comunali hanno effettuato gli accertamenti, per controllare la corrispondenza tra quanto dichiarato dai richiedenti e la situazione reale.

La prima verifica ha riguardato l'accertamento dell'effettivo incasso delle somme rivendicate dai cittadini interessati; nella fase successiva è stata predisposto l'atto con l'impegno di spesa. Un passaggio che anticipa l'erogazione di quanto percepito indebitamente dal Comune.

Nei giorni scorsi sono state pubblicate altre determine per il rimborso di soldi versati erroneamente nelle casse pubbliche: alcune hanno riguardato la restituzione delle multe per violazioni al Codice della strada; una era riferita a Enrico Corti, professionista cui è stato affidato l'incarico di coordinatore scientifico del Puc.

Corti aveva versato 245 euro, a titolo di spese per la stipula del contratto d'appalto. Ma quei soldi - è stato accertato in un secondo tempo - non erano dovuti dal professionista.
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