Scarcerato a luglio, è già tornato dietro le sbarre.

Lui è Loredano Busatta, noto alle cronache per essere stato compagno di cella di Massimo Bossetti nel carcere di Bergamo e per aver scritto una lettera alla famiglia di Yara Gambirasio dove millantava di aver ricevuto, nel corso della detenzione, una piena confessione del carpentiere sulle sue responsabilità nell'omicidio della 13enne.

"È un animale", aveva sostenuto Busatta, "spavaldo" nel raccontare ciò che ha fatto alla ragazzina.

Circostanze, finite nelle carte della Procura, che poi erano state smentite.

L'uomo era stato arrestato per una serie di rapine e il mese scorso aveva riottenuto la libertà.

I carabinieri gli hanno però rimesso le manette ai polsi, con l'accusa di aver compiuto cinque nuovi colpi nel giro di poco più di trenta giorni, tutti messi a segno nel Bresciano.
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