Nuovo capitolo, in Francia, della querelle sul burkini, il costume coprente con velo incorporato indossato dalle donne musulmane.

Dopo i divieti di indossarlo in spiaggia emessi da alcune località balneari della Costa Azzurra in seguito alla strage di Nizza, oggi si è pronunciato il Consiglio di Stato.

Che ha bocciato le ordinanze restrittive dei sindaci in quanto "violano gravemente e in modo illegale la libertà di credo e la libertà individuale".

In particolare, la sentenza è stata pronunciata dopo un ricorso presentato dalla Lega per i diritti dell'uomo, in polemica con un provvedimento firmato dal sindaco del comune di Villeneuve-Loubet.

Il dibattito sul burkini ha tenuto banco tutta l'estate e il pronunciamento non mancherà di rinfocolare polemiche e discussioni.

Ieri, a Londra, una quarantina di donne hanno organizzato una protesta in costume davanti all'ambasciata di Parigi, sostenendo che il divieto imposto al burkini rappresenta un sopruso all'insegna dell'islamofobia.

Per il premier francese Manuel Valls, invece, il giro di vite, necessario visto lo stato d'emergenza vigente in Francia dopo i ripetuti attacchi islamisti, sarebbe contrario ai valori dell'Unione europea.

In questi giorni, inoltre, Nicolas Sarkozy, dopo aver annunciato la sua candidatura alle elezioni presidenziali del prossimo anno, ha promesso che, in caso di ritorno all'Eliseo, proibirà il burkini su tutti i litorali del territorio nazionale.
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