Nel dramma di un terremoto che ha mietuto finora 247 vittime nel Lazio e nelle Marche si aggiunge la paura dello sciacallaggio per chi è sopravvissuto. La paura è anche quella di non sapere come difendere le poche cose rimaste, le uniche cui aggrapparsi in una quotidianità sbriciolata dalla violenza di una scossa che ha sorpreso nel sonno nel pieno della notte. Non solo la paura delle scosse.

Tre persone ieri ad Amatrice sono state arrestate episodi di sciacallaggio, fra loro un nomade. Le forze dell'ordine assicurano che c'è la massima attenzione su questo fenomeno per contrastare chi approfitta del momento.

Ma fuori dalla zona rossa del centro paese distrutto o pericolante è difficile garantire il controllo nei casolari più sperduti e nelle ville più isolate in collina. Sono impegnati poliziotti, carabinieri, fiamme gialle. Ogni presenza sospetta - dicono le forze dell'ordine - scatena una segnalazione da parte della gente, ma in una situazione dove l'emergenza è la normalità per gli operatori della sicurezza diventa più difficile gestire l'ordinario.
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