Quando ha sentito le scosse ha svegliato i nipoti che dormivano in un'altra stanza ed ha detto loro di mettersi sotto il letto. I piccoli, due bambini di sette e quattro anni, hanno obbedito. Poco dopo la loro casa di Pescara del Tronto, frazione di Arquata del Tronto, è crollata e loro - nonna e nipoti - si sono salvati.

C'è un'altra storia, drammatica e struggente, raccolta tra le macerie delle case crollate la notte scorsa. Quella di Martina che nel 2009 era scampata al terremoto dell'Aquila e che stava trascorrendo le vacanze ad Arquata, paese dove vive il padre.

Ferita dopo il crollo della sua casa, Martina è sfuggita alla morte anche questa volta, assieme al compagno Massimiliano. Ma sua figlia, Marisol, 18 mesi, non ce l'ha fatta.

Ad Accumoli un'intera famiglia è morta sotto le macerie. Sembrava che almeno uno dei componenti, un bimbo di otto mesi, si potesse salvare. Scovato da un cane delle unità cinofile della protezione civile, il piccolo è stato estratto dalle macerie e caricato su un'ambulanza per essere ricoverato in ospedale. Ma è morto durante il trasporto. Poco dopo sono stati estratti anche il padre e la madre: sono morti abbracciati.

Poi c'è quel padre che era al lavoro a Roma mentre i suoi due figli erano a Pescara del Tronto a casa dei nonni paterni. Quella casa è crollata e lui quando è arrivato si è messo a scavare assieme ai vigili del fuoco sino a quando, tra muri sbriciolati e pietre, sono comparsi i due bambini, uno illeso, l'altro solo con qualche graffio.

Si è salvata buttandosi sotto il letto della sua stanza nel convento "Don Minozzi" anche suor Mariana, trentadue anni, albanese.

Si cercano altre tre suore e quattro anziani ospiti della struttura.

Poi c'è la storia della donna che ha fatto appena in tempo a uscire di casa assieme ai figli prima di vederla crollare dietro di sé.
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