È arrivato ieri in tribunale il caso di Angela Blackwell, la 27enne della Carolina del Sud (Usa) accusata di aver ucciso il proprio figlio di appena 4 giorni mettendolo per tre ore nel frigorifero di casa.

Il padre del piccolo, che era stato chiamato William, e la famiglia della donna, però, la difendono: "Non può essere stata lei, amava William, non gli avrebbe mai fatto del male", dicono i parenti.

Eppure quanto accaduto nella casa di Chester una sera del febbraio scorso per gli inquirenti è apparso subito chiaro: il neonato è morto per ipotermia, dopo aver passato ore nel frigo, ma la 27enne sembra aver rimosso tutto, e non ricorda nulla.

Per i familiari, invece, non è stata Angela, poiché quella sera nella sua abitazione c'erano molte persone, e hanno puntato il dito contro un bambino, sofferente di autismo.

In aula la mamma si è presentata con le manette ai polsi, ha detto poche parole, sussurrando; se verrà condannata rischia 20 anni di carcere.

Intanto continua la battaglia legale sua e del compagno: la coppia ha un altro figlio di due anni che è stato sottratto alla famiglia e il padre sta tentando di riportarlo a casa.
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