Gli obiettivi sono due: far conoscere la storia di Cabras e raccogliere fondi per acquistare un cavallino per la riabilitazione dei bambini disabili.

Il Rotary Club di Oristano diretto dalla neo presidente Adriana Muscas, scende in campo per promuovere il patrimonio artistico e culturale del Sinis ma anche per aiutare i meno fortunati che grazie allo sport riescono a ritrovare la propria abilità ma anche il sorriso.

L'iniziativa si chiama "Scoprire il Sinis".

I partecipanti, per ora circa 150 provenienti da tutta la Sardegna, il prossimo 4 settembre avranno la possibilità di visitare il museo civico di Cabras dove sono in esposizione i giganti di Mont'e Prama, di ammirare gli scavi di Tharros, la torre spagnola di San Giovanni di Sinis e poi infine assistere alla tradizionale corsa degli scalzi che, dal villaggio di San Salvatore a Cabras trasporteranno il santo.

Il tutto grazie a due guide speciali: l'archeologo oristanese Momo Zucca che scoprì negli anni 70 le statue nuragiche oggi esposte nel museo di Cabras e il geofisico Gaetano Ranieri che nel 2014 studiò la collina di Mont'e Prama con il georadar, che consentì poi il ritrovamento di alcune statue nuragiche.

Durante la giornata verranno raccolti dei fondi che serviranno appunto per l'acquisto di un cavallino che verrà poi consegnato alla società oristanese equitazione.

"Il cavallo che oggi aiuta i bambini disabili purtroppo è vecchio - spiega la presidente, impegnata a portare avanti tanti progetti legati al sociale e allo sport - per questo abbiamo pensato di utilizzare i fondi per l'acquisto di un altro esemplare".
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