Torna nell'Isola il pericolo febbre del Nilo. Nessun contagio per ora ma la presenza del virus in uno sparviero rinvenuto nel territorio del Comune di Tortolì ha indotto la Asl di Lanusei e l’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna ad attivare le misure di prevenzione previste dal Piano di sorveglianza.

Tra i provvedimenti, l’esclusione temporanea dalla donazione per 28 giorni, su tutto il territorio nazionale, dei donatori che abbiano soggiornato anche solo per una notte in Ogliastra. Chi invece intende donare il proprio sangue in Ogliastra sarà sottoposto a un test specifico per la verifica dell’eventuale presenza del virus. La Asl invita quindi a continuare a donare il sangue.

IL CICLO DEL VIRUS E LE MISURE DI SORVEGLIANZA - Tutto il territorio della Regione è compreso tra le aree endemiche per il West Nile Virus, cioè dove il virus della West Nile Disease (Febbre del Nilo Occidentale) sta circolando o ha circolato nel corso degli ultimi anni e dove, quindi, si sono ripetutamente osservati episodi di infezione.

Il ciclo naturale del virus, trasmesso agli uomini ed animali prevalentemente attraverso la puntura della zanzara Culex pipiens (la zanzara comune che punge prevalentemente nelle ore serali e notturne), prevede che le zanzare si infettino pungendo alcune specie di uccelli selvatici e possano quindi trasmettere il virus ad altre specie di vertebrati tra cui l'uomo ed il cavallo.

Questi ultimi si comportano come ospiti accidentali a fondo cieco, in quanto la loro viremia non presenta un titolo tale da poter infettare nuovamente un vettore competente. Il virus non si trasmette da persona a persona se non mediante trasfusioni di sangue o trapianti di organi e tessuti, per tale motivo sono operative le misure di prevenzione disposte dalla Struttura Regionale di Coordinamento per le attività trasfusionali ed il Centro Regionale Trapianti.

I SINTOMI - Nel caso di puntura da parte di zanzare infette, alcuni soggetti possono andare incontro ad infezione da West Nile. Nei soggetti infetti l'infezione decorre, in circa l'80% dei casi, in modo del tutto asintomatico (senza sintomi). In circa il 20% dei casi può comparire una malattia sistemica febbrile che generalmente si risolve in una settimana, mentre, in casi fortunatamente rari, la malattia si manifesta come una malattia neuro invasiva il cui rischio di essere contratta aumenta all'aumentare dell'età ed è particolarmente elevato in soggetti di età superiore ai 60 anni o immunocompromessi.

COME PROTEGGERSI - La più efficace protezione dalla malattia è costituita dalle misure di protezione individuali che impediscono, o riducono al minimo, le punture di zanzara comune. È quindi necessario:

- indossare abiti di colore chiaro (i colori scuri attirano gli insetti), con maniche lunghe e pantaloni lunghi, che coprano la maggior parte del corpo, quando si è all'aperto, soprattutto all'alba e al tramonto;

- evitare l'uso di profumi e dopobarba perché attraggono le zanzare;

- impiegare prodotti repellenti sulle parti del corpo che rimangono scoperte durante l'attività all'aperto, nei casi di attività particolarmente esposte alle punture (agricoltori, giardinieri, ..); è peraltro necessario porre particolare attenzione al loro utilizzo su donne gravide e bambini minori di 12 anni di età;

- alloggiare in locali con aria condizionata o con finestre dotate di zanzariere, curando che queste siano integre e ben chiuse;

- ricorrere, in caso di presenza di zanzare all'interno di una abitazione, all'impiego saltuario di preparati commerciali (bombolette) a base di estratto di piretro i cui componenti si degradano rapidamente dopo che l'ambiente sia stato ben ventilato

Cosa fare nelle proprie abitazioni È inoltre fondamentale l'impegno di tutti i cittadini al fine di eliminare o ridurre il più possibile i focolai di replicazione delle zanzare nelle proprietà private, trattando adeguatamente o rimuovendo i bidoni od altri recipienti di raccolta dell'acqua per gli orti o simili, nonché tutte le raccolte d'acqua, anche piccole, quali, ad esempio, i sottovasi.
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