Un altro duro colpo per l'economia della cittadina capoluogo del Marghine e per l'intero territorio. Dopo oltre 40 anni, domani chiude la tenenza della Guardia di Finanza, che aveva competenza a Macomer, Sindia, Borore, Birori, Bortigali, Silanus, Lei, Bolotana, Dualchi e Noragugume. Stamattina sono iniziate le operazioni di trasloco. Destinazione Bosa Marina, mentre i 16 addetti saranno trasferiti in parte a Bosa, ma anche in altre parti dell'Iisola.

L'azione politica portata avanti nell'ultimo anno, non ha quindi sortito nessuno effetto. Così Macomer dopo aver perso il tribunale, il carcere, il presidio della polizia ferroviaria, perde anche la tenenza della Guardia di Finanza. Dure le reazioni, a partire dal sindaco Antonio Succu, il quale recentemente ha scritto una lettera al viceministro Enrico Morando (senza aver ottenuto nessuna risposta). “Pur di conservare il presidio nella nostra città- scrive tra l';altro il sindaco- la nostra amministrazione ha più volte proposto la concessione di una struttura comunale a canone pressochè gratuito, senza aver mai ricevuto risposta”. In una riunione del Consiglio Comunale il sindaco aveva ricevuto il mandato dell'assemblea a recarsi a Roma per sollecitare personalmente il ministro. “Questo non non è avvenuto- dice il consigliere della minoranza Riccardo Uda- si salvi chi può. Uno dopo l'altro in due anni sono stati chiusi il tribunale, il carcere, il presidio della polizia ferroviaria e ora la Guardia di Finanza. Cosa dobbiamo aspettarci ancora?”.
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