C’è un’accusa particolarmente grave tra le contestazioni mosse alla presunta truffatrice seriale Sonia Fiori, arrestata dai Carabinieri di Olbia su ordine del gip di Tempio, Daniela Di Carlo.

Stando alla ricostruzione del pubblico ministero Roberta Guido, la donna avrebbe investito deliberatamente una bambina di tre anni, figlia di un’amica, per provocare un incidente stradale, in modo da frodare la compagnia assicuratrice che garantiva la copertura dell’auto della Fiori.

Un episodio avvenuto nel 2014 e confermato dai certificati medici acquisiti dalla Procura di Tempio.

La ruota dell’utilitaria, una Punto, venne fatta passare sul piede della piccola. A Sonia Fiori, già sotto processo per una ventina di truffe, vengono contestati altri fatti avvenuti sino alla primavera di quest’anno.

La professionista si faceva passare per magistrato o avvocato per incassare assegni, scoperti, e conquistare la fiducia delle vittime in vista dell’acquisto di oggetti di valore.

Avrebbe anche raccolto fondi per i malati di leucemia, senza farli arrivare ai destinatari degli aiuti. La donna, difesa dall’avvocato Giampaolo Murrighile, sarà interrogata dal gip di Tempio.
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