In attesa di conoscere l'esito dell'autopsia - disposta per venerdì dalla Procura - sulla salma di Giancarlo Falchi, 75 anni, morto all'ospedale Santa Barbara, scoppia anche il caso politico. "La Asl 7 è ormai allo sfascio", denuncia Gianluigi Rubiu, consigliere regionale dell'Udc in un'interpellanza urgente.

"Assistiamo a casi di pazienti in rete spostati come fossero dei pacchi postali. È una situazione che fa emergere i problemi legati al week surgery, con i pazienti - anche gravissimi - che dal venerdì al lunedì vengono trasferiti da un ospedale all'altro, ovvero dal Cto al Santa Barbara, diventato di fatto un parcheggio, un dormitorio del fine settimana". Per Rubiu si tratta "solo dei primi effetti di una riforma sanitaria che promette di riflettersi negativamente sui pazienti".

Poi aggiunge: "medici e famiglie sono le prime vittime di un sistema che non mette al centro l'assistenza, ma solo la necessità di tagliare i costi ed i servizi. Non è accettabile vivere queste situazioni di disagio, con le sforbiciate alla sanità pubblica. Sarebbe invece auspicabile effettuare una pianificazione territoriale degna di questo nome per il rispetto dei cittadini". A fare esplodere il caso era stato, nei giorni scorsi, il necrologio affisso sui muri di Iglesias dall'ex stella del calcio Nino Falchi, fratello del paziente defunto. Nel manifesto funebre aveva attaccato frontalmente la Asl, manifestando il suo disappunto per la gestione del paziente. Poi è arrivato anche l'esposto, presentato da moglie e figlie di Giancarlo Falchi, e il conseguente provvedimento della magistratura. Cinzia Simbula
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