L'autopsia farà luce sulle cause della morte di Giancarlo Falchi, 75 anni, deceduto venerdì scorso nel reparto Rianimazione dell'ospedale Santa Barbara.

L'uomo era fratello di Nino, ex stella iglesiente del calcio, il quale - attraverso una scritta polemica sul manifesto mortuario affisso su tutti i muri di Iglesias - ha reso pubblico il suo dissenso per "la gestione del paziente operata dalla Asl 7", pur ringraziando gli operatori sanitari per le cure prestate.

Ma ora la vicenda non è più circoscritta alle parole a caratteri cubitali del manifesto mortuario.

C'è anche un esposto con cui si cerca di fare luce sulla vicenda culminata con la morte del paziente.

I parenti più prossimi del defunto - la moglie e le due figlie - hanno dato mandato di rappresentarli agli avvocati Duilio Ballocco e Fabio Garia e si sono rivolti ai carabinieri della stazione di via Cattaneo, i quali hanno trasmesso gli atti alla magistratura. E la Procura ha disposto l'autopsia per chiarire le cause del decesso.

“Nessun intento punitivo nell'azione intrapresa dai familiari - sottolinea l'avvocato Duilio Ballocco - piuttosto la necessità di fare chiarezza su quanto avvenuto”.

Seppure l'episodio non sia ancora del tutto chiaro, pare legato strettamente al processo di riorganizzazione dei servizi sanitari disposti dalla Asl di Carbonia-Iglesias e - più in generale - dalla Regione.
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