È stata sospesa dal suo ruolo di funzionaria al tribunale di Livorno con le accuse di peculato, soppressione, distruzione e occultamento di atti giudiziari.

L'ordinanza è stata eseguita oggi su richiesta del Gip Beatrice Dani.

La donna finita al centro delle indagini, di origine fiorentina ma residente in Lucchesia, sfruttando il suo ruolo di pubblico ufficiale, si sarebbe appropriata, dal 2005, di denaro contante, titoli di credito e libretti di deposito bancario intestati a terze persone, per un importo complessivo di oltre 230mila euro.

Inoltre, nel corso della perquisizione, è stata trovata in possesso di un documento di identità non suo, e denunciato come smarrito dal titolare, quindi è scattata anche la denuncia per ricettazione, oltre a quella di truffa aggravata per aver ottenuto, tramite raggiri, 30mila euro da una donna, somma che rappresentava parte dell'eredità ricevuta per la morte della figlia.
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