Al confine tra la striscia d'asfalto e la scarpata che apre verso l'Orientale, nel tratto fra Tortolì e Lotzorai, il nido di rifiuti è ormai cornice storica.

Qui la competenza è del Consorzio industriale ma gli incivili vanno facilmente a nozze.

L'immondezzaio raccoglie di tutto, dai pannolini sporchi alle sedie spezzate. Persino il materasso bucato e la bambola con i capelli strappati.

Il benvenuto ai turisti in arrivo dal nord Sardegna e diretti ad Arbatax lo danno le mosche che, a nugoli, volano tra i sacchi di spazzatura e gli escrementi nascosti oltre i tre manufatti di cemento che sbarrano la strada fra il fratto percorribile e il ponte (incompiuto) che avrebbe dovuto collegare la zona industriale di Baccasara all'area Pip di Monte Attu.
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