È finita in manette una 36enne cubana residente a Roma, accusata di aver costretto la figlia di appena 13 anni a prostituirsi.

La donna - così è emerso dalle indagini dei carabinieri - a partire dal luglio dello scorso anno avrebbe "concesso" la figlia a diversi clienti che la ricompensavano con tutta una serie di regali, tra cui telefonini, tablet o ingressi per serate in discoteca.

Due dei "clienti" italiani, che avrebbero approfittato della giovane, sono stati identificati dagli uomini dell'Arma, e segnalati per "atti sessuali con minorenne".
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