L’ultima, anomala moria di cefali nel canale di Mammarranca e la caduta in acqua di un canoista che, la scorsa settimana si è ritrovato con il corpo ricoperto da una patina oleosa e viscida, ha fatto scattare l’allarme nel parco naturale di Molentargius.

L’area, e i canali che l’attraversano, potrebbero essere inquinati da scarichi abusivi.

Per questo la Forestale ha chiesto all’Agenzia regionale per l’ambiente di eseguire prelievi e campionamenti per verificare lo stato di salute dell’acqua.

Il sospetto e che si continuino a scaricare sostanze come olii esausti o solventi assolutamente insidiose per il delicato ecosistema idrico dell’oasi protetta.

In acqua, ma anche a terra, non si ferma l’opera degli inquinatori. Dopo ripetute segnalazioni alla direzione del Parco per la presenza di discariche, adesso la prefetta Giuliana Perrotta ha scritto al direttore per sollecitare un’opera di pulizia di onduline d’amianto che da mesi attendono di essere portate via.

Intanto è polemica sulla nuova gestione dell’antincendio affidata ad una ditta di San Gavino.
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