Se il valore dell'Area marina protetta di Tavolara è inestimabile, l'indotto legato alle attività di conservazione ambientale dell'ente da cui prende il nome è quantificabile in 10 milioni di euro all'anno.

È questo l'apporto al settore turistico dell'AMP di Tavolara Punta Coda Cavallo.

Un apporto che parte dalla vacanza costiera, del pacchetto classico mare-spiaggia-sole, per attraversare quella delle immersioni fino alle escursioni all'interno del territorio.

Il punto di partenza è sempre la conservazione dell'ambiente, senza la quale la Sardegna perderebbe quella unicità che la fa preferire, come meta estiva (ma non solo), ad altre località.

Di questo si è ragionato al convegno "Circoli virtuosi fra economia e conservazione", organizzato oggi a Porto San Paolo dall'ente guidato da Augusto Navone. L'evoluzione del rapporto tra la tutela del territorio e il suo sviluppo è stato al centro del dibattito che si è svolto nella sede polifunzionale "La casa delle farfalle di mare".

Un'occasione nella quale si è discusso delle prospettive economiche della zona legate alla tutela del valore ambiente, vero motore per le future strategie di impresa.

Assente l'assessore regionale al Turismo Morandi, sono intervenuti il professor Antonio Usai dell'Università degli Studi di Sassari e il direttore generale della Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare, la dottoressa Maria Carmela Giarratano, che ha sottolineato come la politica debba assecondare la vocazione del territorio anziché ingabbiarla attraverso la burocrazia.
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